11 febbraio: giornata delle donne nelle scienze
L'11 febbraio è la giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza: una giornata per celebrare le donne che hanno dedicato la loro vita alle STEAM, un'occasione per riflettere sul loro esempio, la loro esperienza e sulle reali possibilità e barriere di ingresso che sono poste ancora - nel 2022 - lungo il cammino di donne e ragazze.
Premesse e arrabbiature moderne
Alcuni malcelati maschilisti dell'ultima ora, sostengono non esistano motivi per dedicare una giornata intera a questi piccoli e personali traguardi, asserendo ipocritamente che "le donne sone brave sempre", "bisogna perseguire l'uguaglianza tutti i giorni", "scegliere una sola giornata significa rimarcare le differenze / discriminare / riconoscere un'inferiorità", perché "viviamo in un mondo moderno" in cui le donne possono lavorare, studiare, avere successo e "persino" votare. Pensa un po'.
Chi si esprime così è quasi sempre un maschio, bianco, cisgender, ovvero una persona che, in effetti, ha probabilmente (e statisticamente) avuto - almeno nella parte di Mondo che occupiamo - meno occasioni di essere in qualche modo discriminato.
Non sa, ad esempio, cosa significa essere l'unica ragazza nella stanza, quando si tratta di lavoro.
Né cosa sia ritrovarsi dall'altra parte del mondo a parlare dell'importanza di riduzione del "gender gap" a scuola e vedersi guardare come un'aliena.
È anche allegramente inconsapevole che - quando cerca di "insegnarci cosa dovremmo fare" e spiegarci come dovremo sentirci o cosa dovremmo pensare - perpetra la tediosa vessazione del mansplaining paternalistico che quando finirà sarà sicuramente - quella sì - una giornata da celebrare. Ahimè, però, non è questo il giorno.
Abbiamo la fortuna di conoscere, lavorare, interagire ogni giorno con donne straordinarie e in questa giornata vogliamo celebrarle come meritano, con tutti gli onori. Crediamo anche che questa giornata sia un ottimo spunto educativo, un'occasione per riflettere anche con i più piccoli, sulle condizioni impari di accesso al mondo della scienza che vengono offerte a uomini e donne, a quanto siano ancora diverse, ma superabili, con l'impegno di tutti. Ecco allora alcuni contributi che amiamo, letture e visioni consigliate e a cui vi invitiamo ad attingere, oggi, come in qualsiasi giorno dell'anno. Sono 5 consigli "più uno", perché sappiamo quanto a volte le vere rivoluzioni richiedano un passo in più.
Perché la vera rivoluzione nasce dall'informazione e perché ci piace lavorare oggi per garantire un mondo più giusto alle bambine di domani.
Cosa fare l'11 febbraio per celebrare la giornata delle donne nelle scienze?
5 consigli... più uno!
1. Guarda i Webinar "Women in STEM" di CampuStore, appuntamenti in cui, ogni anno, raccontiamo la storia di grandi donne che si distinguono ogni giorno per la capacità di immaginare un mondo a misura di ognuno. Troverai contributi di Annalisa Balloi, Stefania Bassi, Consuelo Battistelli, Laura Biancato, Sara Bizzotto, Ludovica Carla Ferrari, Carla Gobbo, Fiorella Operto, Paola Lisimberti, Anna Mancuso, Paola Mattioli, Francesca Morandi, Patrizia Rossini, Sara Roversi, Antonella Saponaro, Tullia Urschitz, Lisa Lanzarini
2. Guarda un video motivazionale, di una grande donna: questa è Aya Bdheir, inventrice di littleBits, i moduli elettronici perfetti per l'educazione STEM che ci racconta un po' della sua esperienza di imprenditrice nel mondo ultra macho dell'edtech.
3. Oppure leggi l'articolo in cui avevamo raccontato la sua storia.
4. Leggi un buon libro, anzi... due! Noi ti proponiamo "Ragazze con i numeri" di Vichi De Marchi e "Storie della buonanotte per bambine ribelli" di Francesca Cavallo ed Elena Favilli.
5. Guarda un film: a noi è piaciuto tanto "Il diritto di contare" basato sul libro di Margot Lee Shetterly, ma ce ne sono tanti altri che meritano di essere condivisi con chi ami.
+1. Parla. Chiacchiera, interrogati, pensa, informati. Il soffitto di cristallo c'è, lo vediamo tutt* ma, istruendoci, possiamo procurarci i picconi per sfondarlo a forza. Insieme.
E quando ti senti sconfortat* e hai paura ricorda l'eredità che ci ha lasciato l'immensa Margherita Hack (a cui la città di Milano ha deciso finalmente di dedicare una statua fuori dalla Statale):
“Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire."